Transizione green – Salvini: “Solo elettriche? Meglio la neutralità tecnologica e senza escludere il nucleare”
Il “solo elettrico” non funziona, l’unica risposta alle prossime sfide sono la “neutralità tecnologica” e l’assenza di preconcetti nei confronti del nucleare, che “non va escluso”: è questo il cuore dell’intervento del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, intervenuto a un evento sul futuro della mobilità organizzato a Roma da Il Sole 24 Ore.
Serve concretezza. “L’Italia”, ha detto il vicepremier riferendosi proprio al nucleare, “non può tirarsi fuori da una fonte energetica continua”. E nemmeno la sostenibilità ambientale “può essere disgiunta da quella economica e sociale: ognuno deve poter scegliere se comprare o non comprare un’auto a corrente. Non voglio un Paese sostenibile e disperato”, ha continuato il leader leghista. “Stiamo mettendo a rischio un’intera filiera nel nome dell’ideologia”. Il riferimento è alle decisioni prese dell’Unione europea sul bando dei motori endotermici, una direzione alla quale Salvini oppone “il pragmatismo: ognuno deve poter scegliere se comprare o non comprare un’auto elettrica”, ha continuato il ministro.
Beghe italiane. In merito a questioni di casa nostra (la polemica sui 30 all’ora), Salvini ha affermato di essersi “accorto di come ci sia la possibilità di politicizzare un tema, quello dei trasporti, che dovrebbe essere neutro. Eppure, si riesce a litigare anche su questo”. Il ministro si dice “contrario all’anarchia viabilistica”, rimessa alle decisioni dei consigli comunali. Infine, due parole sul G7 dei trasporti dall’11 al 13 aprile 2024 a Milano, che “sarà meno retorico ed enfatico possibile”.