TV e motori – Addio Top Gear, ventanni di (stra)ordinaria follia
Con tradizionale aplomb inglese, l’emittente BBC fa sapere che la trasmissione televisiva Top Gear sarà sospesa a tempo indeterminato. Più prosaicamente, possiamo dire che ha chiuso i battenti una volta per tutte, lasciando però ai fan la flebile (e forse vana) speranza che possa un giorno tornare in onda.
Troppo pericoloso. Top Gear è stata una delle trasmissioni di maggior successo degli ultimi vent’anni, esportata in tutto il mondo e fonte di numerose controversie, in particolare per le esuberanze (verbali e non solo) di Jeremy Clarkson, allontanato dalla BBC nel 2015, e di diversi incidenti che hanno coinvolto i conduttori. L’ultimo è accaduto ad Andrew Freddie Flintoff, ex giocatore di cricket inglese, che dal 2019 conduceva il programma insieme a Paddy McGuinness e Chris Harris: lo scorso dicembre, Flintoff ha riportato ferite molto gravi durante le riprese di un servizio, per le quali è stato risarcito dall’emittente inglese con nove milioni di sterline (corrispondenti a circa due anni di guadagni della trasmissione).
Il magic trio. Il successo apparentemente inarrestabile di Top Gear è legato indubbiamente all’alchimia dei tre conduttori originali: Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May, questi ultimi perfetti nel ruolo di spalla alla carismatica e ingombrante figura di Clarkson. Tanti sono stati gli incidenti che si sono susseguiti negli anni, alla ricerca dello stunt più spettacolare: il più grave nel 2007, quando Hammond ha rischiato di morire nel tentativo di battere il record di velocità su terra a bordo di un dragster mosso dal motore di un jet. E tanti sono stati gli episodi controversi: nei loro viaggi in giro per il mondo, i tre conduttori inglesi si sono spesso lasciati andare a commenti e battute alle spalle degli abitanti dei luoghi visitati, giocando su stereotipi razziali e di genere.
Un’eredità impegnativa. Dopo l’allontanamento di Clarkson nel 2015 (e l’addio di Hammond e May) la conduzione di Top Gear è passata nelle mani di Chris Evans, che non ha saputo raccogliere i consensi dei tre “bad boys” che l’hanno preceduto. L’anno successivo Evans è stato affiancato con discreto successo dall’attore Matt LeBlanc (il Joey di Friends), rimasto fino al 2019. Lo stesso Evans è stato poi sostituito nel 2016 da Chris Harris e Rory Reid, mentre dal 2020 la conduzione è stata affidata al trio composto da Paddy McGuinness, Chris Harris e Andrew Flintoff, la testa calda del gruppo. Dopo l’incidente che l’ha visto coinvolto lo scorso dicembre, le riprese del programma sono state interrotte, fino alla decisione – arrivata oggi – di sospenderlo a tempo indeterminato.