Volkswagen – Transporter e Caravelle, perché sono nuovi
Volkswagen Veicoli commerciali ha svelato i Transporter e Caravelle di settima generazione: i veri T7 potremmo dire, dopo che questa sigla era stata utilizzata per il Multivan del 2021, costruito su una piattaforma specifica che sta per dare origine anche al nuovo California. I furgoni e pulmini che proseguiranno l’ultrasessantennale tradizione della serie T nascono invece sull’architettura dei corrispondenti Ford Transit e Tourneo Custom: stessa carrozzeria, reinterpretata nel frontale, nei gruppi ottici posteriori e in parte nei comandi, nelle grafiche e nei rivestimenti. Ecco un riassunto della gamma.
Modelli. Transporter per trasporto prevalente di merci in versione furgone (anche a doppia cabina), Kombi fino a 9 posti, autotelaio a doppia cabina; Caravelle per trasporto persone fino a 9 posti.
Versioni. Passo corto o lungo (l’autotelaio solo lungo); per i furgoni, tetto normale o alto, con capacità da 5,8 a 9 m3. Allestimenti: base e (per Caravelle) Life e Style.
Motori. Turbodiesel 4 cilindri 2.0 TDI da 110, 150 o 170 CV a trazione anteriore o, per i due più potenti, 4Motion; cambio manuale a 6 rapporti, automatico a 8 di serie sul 170 CV e a richiesta sul 150. Ibrido plug-in 4 cilindri 2.5 benzina da 232 CV con batteria da 11,8 kWh, a trazione anteriore. Elettrico da 100, 160 o 210 kW (136, 218 o 286 CV), con batteria da 64 kWh netti e trazione posteriore.
Capacità aumentata. lI Transporter si avvia a svolgere le stesse missioni delle generazioni precedenti. Il risultato più rilevante dell’aumento degli ingombri è l’incremento di quasi 15 cm dello spazio fra i passaruota, per totali 1,39 metri. Le portate varieranno da circa una tonnellata a una e trecento chili, nella media del segmento. Il medio VW si assicura altresì una navigazione tranquilla nel mare della transizione energetica: alle alternative previste sul T6.1 (compreso l’autotelaio doppia cabina, non previsto per il Transit Custom) aggiunge l’ibrido ricaricabile e l’elettrico (che dovrebbe rappresentare il 35% delle vendite già nel primo anno), per il quale s’annunciano una batteria più piccola e il 4×4.
Potenziale di crescita. Partendo dai medesimi presupposti tecnologici, il Caravelle potrebbe sviluppare la sua presenza nel trasporto persone oltre il ruolo di navetta professionale. Il recepimento delle caratteristiche dei Tourneo Custom (compresi gli allestimenti più orientati al tempo libero, battezzati Active da Ford e PanAmericana da VW) porta in dote equipaggiamenti mai visti sul Caravelle, a cominciare dalla regolazione in inclinazione degli schienali posteriori. Un’interpretazione del tema del pulmino magari meno sosfisticata rispetto al Multivan (sul fronte diesel e ibrido) o all’ID. Buzz (sul versante elettrico), ma tale da suscitare la curiosità della clientela privata. E il favorevole rapporto fra ingombri e volumi interni potrebbe stimolare l’inventiva di allestitori alla ricerca di un camper dal sapore simile a quello del California su base T6.1, alternativo al nuovo California derivato dal Multivan che, ricordiamo, deve ricorrere alla versione a sbalzo allungato da quasi 5,2 metri; mentre i T7 appena annunciati superano di un soffio i 5 nel caso del passo corto (5,45 con il lungo).