Dacia – Spring 65 CV, più verve per la città

La nuova Dacia Spring 65, per ora disponibile solo nell’allestimento Extreme, sbarcherà nelle concessionarie a luglio: l’elettrica cittadina guadagna un motore più potente (65 CV contro i 45 della versione standard, che rimane a listino) e tanti nuovi dettagli che rendono questo allestimento, al top dell’offerta anche per altri modelli, il più completo.

Prima il prezzo. La Spring punta sempre a essere un’elettrica low cost. Del resto, il listino parla chiaro: 23.200 euro, che possono scendere a 18.200 sfruttando gli incentivi statali e  arrivare a 12.200 euro se si vive in Lombardia, grazie agli ulteriori incentivi regionali (compreso lo sconro di almeno 2.000 euro previsto dalla normativa). Una cifra decisamente invitante per chi sta pensando di entrare in punta di piedi nel mondo elettrico, magari con una seconda macchina.

L’autonomia che serve. La supercittadina dallo spirto green, che a oggi non annovera rivali dirette, a due anni dal lancio riceve un aggiornamento del powertrain, che guadagna così 20 cavalli per 65 totali. La capacità della batteria rimane la stessa (27,4 kWh) della variante da 45 CV, ma con un’autonomia a detta della Casa inferiore di una decina di chilometri (220 nel ciclo Wltp), viste le maggiori prestazioni. Sessantacinque cavalli sono ancora un po’ pochini sulla carta, ma se pensate che devono muovere un corpicino appena più pesante di una tonnellata, è facile immaginare un deciso miglioramento nelle prestazioni. La scheda tecnica ci dice che per lo 0-100 servono 13,7 secondi a fronte degli oltre 20 della variante meno potente. Così, pure in fase di ripresa (80-120 km/h) i tempi si sono praticamente dimezzati. Non parliamo certo di numeri da peli dritti sul braccio, ma sufficienti a dare alla piccola romena quel guizzo che le è sempre mancato. 

Top di gamma. Prima di scendere nel dettaglio delle impressioni di guida, facciamo una breve panoramica sulle novità del nuovo allestimento Extreme. Esclusiva è la tinta carrozzeria Blu Ardesia, così come lo sono le finiture color rame che arricchiscono sia gli esterni, sia gli interni. Ci sono, inoltre, dei sedili rivestiti di ecopelle e dei tappetini di gomma con motivo a cartina geografica, già visti sulla Duster. Per il resto, non ci sono ulteriori novità: gli interni sono sempre essenziali, con qualche concessione alla tecnologia e al confort, grazie allo schermo centrale da 6,9 pollici con navigatore integrato e agli specchietti regolabili elettricamente. Per il resto ci si arrangia un po’, dovendo fare i conti con un volante fisso e con il sedile di guida regolabile solo longitudinalmente. 

Cose da sapere. Prima annotazione: nel selettore di marcia manca la posizione di parcheggio. Ciò significa che, prima di togliere il contatto, bisogna girare la manopola sulla “N”. E, soprattutto, ricordarsi sempre di tirare la leva del freno a mano. Altrimenti, la Spring rimane pericolosamente libera di muoversi. Per partire basta girare il manopolone sulla “D”: la risposta al pedale dell’acceleratore è morbida ma più briosa rispetto alla 45. Detto questo, complice un peso forma di 1.075 chili, la Spring 65 mette in mostra tutta un’altra versatilità. Al verde del semaforo, si riparte seguendo il traffico in scioltezza: lo scatto breve (da 0 a 60 km/h), coperto in 7,6 secondi, corrobora le sensazioni. Anche fuori città, la Spring tiene il passo senza andare in affanno, anche se, superati i 100 km/h, la velocità sale ancora molto lentamente. Ecco perché in autostrada bisogna mettere da parte la fretta: d’altronde, la velocità è autolimitata a 125,9 km/h effettivi.

La città è il terreno d’elezione. Anche con la Spring 65, dunque, i viaggi più lunghi in autostrada restano piuttosto impegnativi. Prima di tutto per i timpani, perché già attorno a 90 km/h si diffondono nell’abitacolo rumori fastidiosi, provenienti dal parabrezza e dal rotolamento dei piccoli pneumatici. Quanto all’autonomia, i 27,4 kWh della batteria garantiscono 161 chilometri procedendo a 110 km/h: se non volete mettere in conto e progettare parecchie soste, è meglio preventivare un utilizzo in ambito cittadino, dove i chilometri a disposizione salgono a 260. O anche in statale, dove comunque si superano, anche se di misura, i 200.