Audi skysphere – La roadster punta su lusso e versatilità

L’Audi ha svelato alla Monterey Car Week in California la prima concept di una nuova famiglia che prefigura modelli di lusso elettrici. Si tratta della skysphere le altre sono la grandsphere, che anticipa la top di gamma della Casa, e la urbansphere, che si vedrà nel 2022 , una roadster elettrica che mostra i tratti futuri dello stile Audi in una fascia super esclusiva. Un altro passo verso l’elettrico e una visione che incorpora la guida autonoma e un nuovo format dell’abitacolo, in cui gli occupanti vivono in un ambiente fortemente digitalizzato e possono condividere le proprie esperienze di bordo tramite i social media.

Passo variabile. La skysphere concept propone soluzioni molto originali, tra cui quella del passo variabile, una chicca che non ricordiamo di aver visto in un modello di produzione. In pratica, grazie a motori elettrici e a un complesso meccanismo la Casa, al riguardo, non è stata troppo prodiga di dettagli alcune parti della carrozzeria e del telaio scorrono una dentro l’altra, rendendo possibile la modifica della misura dell’interasse e della lunghezza dell’auto di ben 25 centimetri. Allo stesso tempo, la luce libera da terra è regolabile di un centimetro, per esaltare, a seconda delle preferenze di guida, il confort o le doti dinamiche dell’auto.

Stile: il futuro con un occhio al passato. Al di là del passo variabile, che comunque influenza la percezione delle proporzioni, la skysphere si presenta con un cofano molto lungo, le fiancate scolpite, l’abitacolo basso e arretrato e i passaruota alti e ben modellati. Il frontale è verticale, contraddistinto da uno sbalzo corto e da gruppi ottici sottilissimi, oltre che dall’evoluzione della calandra single-frame. Fa scena, la due posti, non c’è che dire. Anche nella coda allungata e aerodinamica (con due carenature poste alle spalle dei sedili), ben armonizzata con il resto della carrozzeria.

Questione di scelte. La skysphere cambia a seconda delle esigenze di guida. In modalità Sports la concept è lunga 4,94 metri e ha un passo ridotto, mentre il retrotreno sterzante assicura il massimo di maneggevolezza in rapporto alla taglia. Nella modalità autonoma Grand Touring, invece, il corpo vettura cresce a 5,19 metri.

Abitacolo: guidatore o spettatore? La concept dell’Audi, insomma, ha due personalità: quella da GT e quella da sportiva lussuosa. E questo aspetto emerge nell’abitacolo, ispirato in alcuni dettagli al mondo dell’Art déco. Qui tutto la sphere, ossia lo spazio che circonda i passeggeri diventa un’esperienza. Perché la skysphere è progettata per marciare con un sistema di guida autonoma di Livello 4. Il driver potrà decidere, in particolari situazioni di traffico, di delegare la guida alla vettura stessa. In quest’ultimo caso, il volante e la pedaliera possono rientrare in una posizione a scomparsa, oppure essere rimossi. Così, gli occupanti possono godersi il maggiore spazio per le gambe e i servizi di bordo, mentre la vettura giunge da sola a destinazione. Si tiene dunque conto della modalità di marcia prescelta: se l’auto dev’essere guidata, gli interni si trasformano e il cockpit risulta avvolgente ed ergonomico, con il pannello strumenti e il monitor touch (largo 142 cm e alto 18) che arretrano. Nella modalità Grand Touring, invece, l’infotainment può essere utilizzato per videoconferenze o per guardare film.  

Vano anteriore completo. Sulla skysphere le componenti elettriche sono posizionate principalmente tra l’asse anteriore e il parabrezza: parliamo del caricabatterie e dell’inverter, oltre che degli attuatori e dei componenti relativi al passo adattivo. disponibile pure un vano che può contenere due sacche da golf disegnate ad hoc.

Spinta posteriore. Il motore elettrico è posizionato sull’asse posteriore ed è in grado di erogare una potenza massima di 632 cavalli e una coppia di 750 Nm: numeri notevoli su un’auto che ha una massa di circa 1.800 chili. La distribuzione dei pesi, tra l’altro, prevede circa un 60 per cento al retrotreno, per ottimizzare la trazione (lo 0-100 km/h viene coperto in quattro secondi), e il restante 40 all’avantreno.

Oltre 500 km d’autonomia. I moduli della batteria sono posizionati principalmente dietro l’abitacolo e, in parte, nel tunnel, tra i sedili. La capacità dell’accumulatore, prevista superiore agli 80 kWh, è in grado di assicurare un’autonomia di oltre 500 km nel ciclo Wltp, almeno nella più economica modalità GT. La skysphere è equipaggiata da sospensioni a doppi quadrilateri, ultima evoluzione del tipo pneumatico adattivo dell’Audi, da uno sterzo di tipo by-wire, che agisce sui due assi. Dato che il sistema è privo di collegamento meccanico alle ruote anteriori, il guidatore può scegliere differenti rapporti di sterzatura e settaggi: basta premere un pulsante. Così lo sterzo può variare di molto, e passare dall’essere molto diretto a più confortevole. Anche le sospensioni adattive giocano un ruolo chiave nella versatilità di questa concept. Il loro contatto con la strada è assicurato da pneumatici di misura 285/30 montati su cerchi aerodinamici da ben 23 pollici.