Autopromotec – Tutte le sfide per il futuro dell’autoriparazione

Ad Autopromotec 2022, la fiera dell’autoriparazione in corso di svolgimento sino a domani al quartiere fieristico di Bologna, sono tantissime le innovazioni che il mondo della manutenzione e dell’aftermarket si trova ad affrontare, anche rispetto solo all’ultima edizione pre-pandemica del 2019. Le grandi trasformazioni che stanno sconquassando il mondo dell’auto, inevitabilmente influenzano anche il settore dell’autoriparazione, dopo un anno, il 2021, in cui la spesa per l’acquisto e l’esercizio degli autoveicoli (autovetture, veicoli commerciali, veicoli industriali e autobus) è tornata a valere per oltre il 10% del Pil dello scorso anno (il 10,2% per la precisione), per un valore di oltre 180 miliardi di euro. Anno in cui sono state sdoganate anche le immatricolazioni di auto elettriche pure e delle plug-in, che hanno raggiunnto una quota di mercato del 9,3%, mentre le ibride hanno toccato quota 29%. Proprio il passaggio dai motori endotermici a quelli elettrificati, insieme ai nuovi obblighi per la cybersicurezza dei veicoli che coinvolgono ormai anche tutti coloro che vi debbono mettere le mani in aftermarket e la standardizzazione  dei sistemi di calibrazione degli adas, sono solo tre delle sfide che tutto il settore si trova ad affrontare. E alle quali cerca delle risposte proprio ad Autopromotec.

Osservatorio Autopromotec. Con l’allentamento graduale delle restrizioni nel corso del 2021 gli italiani hanno ripreso a spostarsi, determinando un forte aumento del consumo di carburanti, in crescita di oltre il 30% rispetto al 2020, per una spesa di ben 59 miliardi di euro per benzina, gasolio, gpl e metano. Dopo la spesa sui carburanti, c’è quella per l’acquisto di nuovi veicoli (44 miliardi di euro, +11,9% sul 2020) e per la loro manutenzione e la loro riparazione, per un esborso di quasi 35 miliardi di euro (+6,2% rispetto al 2020). La spesa per le assicurazioni è stata invece l’unica in calo attestandosi a oltre 17 miliardi di euro. Chiudono la classifica delle principali voci di spesa quelle per ricoveri e parcheggi (quasi 10 miliardi, in aumento del 12,9% sul 2020), per le tasse automobilistiche (6,5 miliardi, +16% rispetto al 2020), per i pedaggi autostradali (6,1 miliardi, in crescita del 23%) e per i pneumatici (2,5 miliardi di euro, +16,5% sul 2020).

Le sfide del comparto. Protagonista di uno spazio allestito ad hoc, con diversi veicoli full electric esposti, tra cui il prototipo delle Lamborghini alla spina, la Terzo Millennio, e di un convegno sulle sfide e le opportunità del mondo elettrico è Electric city che ha visto la partecipazione dell’onorevole Gianluca Benamati: “Ci sono le condizioni in Italia per portare avanti la transizione alla mobilità elettrica nell’arco dei prossimi anni utilizzando energia prodotta appositamente da fonti rinnovabili. E’ questa una condizione necessaria per non vanificare i vantaggi ecologici del passaggio all’elettrico”. In un settore da sostenere: “Per questo sono stati stanziati 12 miliardi di euro fino al 2030, che saranno utilizzati per sostenere il mercato automobilistico tramite gli incentivi all’acquisto di vetture nuove e anche per rilanciare la fase di ricerca e sviluppo di nuove soluzioni e la formazione degli addetti del settore automotive”, ha aggiunto l’onorevole. “Nei prossimi anni saranno molti i modelli elettrici messi sul mercato dalle case automobilistiche, con un’offerta che sarà sempre più varia e diffusa in tutti i segmenti di mercato. Per proseguire in maniera efficace su questa strada è necessario che la sostenibilità ambientale si sposi sempre di più con la sostenibilità economica e sociale e che si prosegua speditamente sulla strada della neutralità tecnologica”, ha commentato Michele Crisci, presidente Unrae. Per fare il punto sullo stato della rete è imntervenuto Marco Belletti, Head of Communications di Free2move eSolutions, che ha sottolineato l’importanza degli investimenti in ricerca e sviluppo: “Ad esempio, nello stabilimento di Mirafiori è in corso una sperimentazione promossa da Stellantis e Terna sulla tecnologia del Vehicle to Grid, che grazie all’uso di colonnine bidirezionali consente di utilizzare le auto elettriche momentaneamente in sosta come riserve di energia per assorbire i picchi di consumo della rete”. Di batterie ha parlato Giuliano Maddalena, amministratore delegato del Consorzio Ecopower: “Il corretto riciclo può essere gestito solo da filiere controllate. La circolarità delle batterie al litio parte dal raccolto del rifiuto. Inizialmente, le batterie hanno bisogno di essere totalmente scaricate in sicurezza. Poi vengono sottoposte a verifiche scrupolose e alla fine si ottengono batterie riutilizzabili, per esempio, per l’energy storage: una funzione utile nei paesi in via di sviluppo, privi di una rete elettrica strutturata”. Infine la posizione del direttore generale sul ruolo dell’autoriparazione di Texa Luciano Marton: “Per un meccanico l’arrivo dei veicoli elettrici comporta un mondo di attività e soluzioni specifiche che sono in fase di sviluppo. Nelle auto elettriche ci sono meno componenti, ma di una complessità superiore rispetto a quelli presenti in un motore endotermico. E’ un falso mito che l’elettrico tolga lavoro alle officine: le auto elettriche hanno bisogni nuovi e ulteriori e presuppongono una specifica ingegneria della manutenzione”.

Strumenti ad hoc. Manutenzione per veicoli elettrici che hanno bisogno di strumenti progettati per quello, come il nuovo modulo MT-HV abbinabile allo strumento di diagnosi multimarca mega macs X, per le misure ad alta tensione su veicoli ibridi ed elettrici di Hella Gutmann, naturalmente già in regola con le nuove norme per la cybersicurezza, seguite anche dal sistema Secure Diagnostic Access di Bosch che fornisce un’unica chiave di accesso ai contenuti diagnostici protetti, o con il CCS 2 Dynamics di Texa, la prima struttura multiambiente e trasportabile per le diagnosi adas. Adas che richiedono sempre di più una standardizzazione dei sistemi atti a regolarli, con pannelli di calibrazione digitali e non fisici, come fa ancora, Hella con la sua soluzione basata su Apple TV e proiettori Epson, per poter accedere in qualunque momento ai panelli di tutti i marchi.