Dakar 2023 – Al-Attiyah campione per la quinta volta in carriera

Per la quinta volta in carriera, Nasser Al-Attiyah ha conquistato il successo alla Dakar. Il pilota della Toyota Gazoo Racing ha così bissato il successo dello scorso anno e questa volta lo ha fatto costruendo un congruo vantaggio sui suoi avversari durante la prima settimana di gara, lasciando a questi solo le briciole. Ha guidato con estrema intelligenza, attaccando solo quando era realmente necessario, gestendo poi il suo vantaggio in classifica, senza prendersi troppi rischi. Una scelta che lo ha portato gradualmente verso il successo.

Un successo meritato. L’equipaggio della Toyota Gazoo Racing formato da Al-Attiyah e Baumel ha chiuso questa edizione della Dakar con un vantaggio di un’ora e venti minuti sul duo Loeb-Lurquin, del team BRX. Una prestazione superba che il neocampione ha commentato così: “Sono felicissimo, questa è stata una gara difficile per tutti ed è grandioso essere riuscito a difendere il titolo. Questa è la mia quinta vittoria, la quarta di Mathieu”, ha detto Nasser Al-Attiyah. Con il successo odierno, Nasser passa al secondo posto nella classifica di tutti i tempi per numero di vittorie alla Dakar, superando Ari Vatenen. “Ho un grande rispetto per Ari, che è sempre stato il mio idolo. Io voglio vincere ancora e ora voglio difendere il mio titolo di campione del mondo”. Chissà che il pilota della Toyota non si sia messo in testa di raggiungere e superare Peterhansel, che di Dakar in auto ne ha vinte finora otto.

Plauso per la Toyota. I riflettori sono chiaramente tutti puntati su Al-Attiyah, ma non assolutamente dimenticato che il qatariota e il suo copilota hanno finalizzato l’ottimo lavoro della Toyota nel preparare la GR Hilux T1+ che si è rivelata solida e veloce, come dimostrano i piazzamenti di Giniel De Villiersi e Henk Lategan, rispettivamente al quarto e quinto posto. Ma anche le Hilux private non hanno certo deluso, soprattutto quella del rookie brasiliano Lucas Moraes del team Overdrive, autore di una corsa spettacolare che l’ha portato al terzo posto in classifica generale. Gli esordienti che vanno a podio sono sempre rari e Moraes si è goduto il momento: “Sono felicissimo. Per la comunità rallistica in Brasile questo è un risultato importante, perché non era mai successo prima d’ora. Festeggerò con tutti i fotografi brasiliani adesso. Non posso fare il confronto con altre edizioni della Dakar, visto che questa è stata la mia prima volta, ma devo dire che è stata particolarmente dura”.

Onore delle armi per Loeb. Il secondo posto in classifica è il miglior piazzamento che poteva ottenere il nove volte campione WRC in questa edizione della Dakar, considerando l’inizio disastroso. La sua Hunter gli ha regalato un avvio che definire claudicante sarebbe anche riduttivo, con problemi tecnici e forature che hanno fatto perdere alla #201 ogni possibilità di vittoria. Guardando come è andata dopo, con sette vittorie di tappa totali (di cui sei consecutive) non può che esserci un po’ di rimpianto. Ma è anche vero che Al-Attiyah non ha più spinto al massimo e non abbiamo davvero visto tutto il potenziale della Hilux, soprattutto durante la seconda settimana di gara.

Nessuna delle Audi in Top 10. Non è andata come speravano in casa Audi: il sogno del podio nella classifica assoluta si è infranto con il doppio ritiro di Peterhansel e Sainz, oltre che per i problemi che hanno portato Ekstrom a perdere anche la possibilità di piazzarsi nella Top 10. Ma proprio lo svedese, con diversi piazzamenti a podio consecutivi nelle ultime tappe, ha dimostrato che il progetto della RS Q e-tron E2 è davvero valido e darà filo da torcere ai suoi avversari.