Il piano del Biscione – Quale sarà la fantomatica Alfa Romeo del 2026?

Coupé. Elegante. Italiana. Tre parole, per definire un’auto. Ma più delle parole vale l’immagine, con cui il nostro illustratore, Marcelo Poblete, ha voluto dare corpo a un’idea, a un concetto di auto, che dovrebbe andare a riempire la casellina mancante in un piano annunciato. Quello che, secondo le parole del ceo Jean-Philippe Imparato, dovrebbe regalare un modello all’anno all’Alfa Romeo dal 2022 al 2026.

I debutti noti. Imparato non è entrato nel dettaglio dei modelli annunciati, ma i primi quattro sono noti o, nel peggiore dei casi, ipotizzabili. Il primo ad arrivare sappiamo essere la Tonale, a lungo attesa. Inizialmente era programmata per quest’anno, ma poi il lancio commerciale è slittato a giugno del prossimo. E ciò copre il 2022. Nel 2023, altra certezza ufficiale: un modello a ruote alte di fascia B sul cui nome hanno circolato diverse indiscrezioni, da Brennero a Palade che sarà realizzato nella fabbrica polacca di Tychy, assieme ad altre due Suv compatte a marchio Fiat e Jeep, e che dovrebbe andare a colmare il vuoto lasciato dalla MiTo nella parte bassa della gamma. Gli altri due, intuibili, saranno gli eredi di Giulia e Stelvio.

L’anello mancante. Ma quale sarà la protagonista del quinto appuntamento del Biscione con il pubblico italiano e internazionale? chiaro che su ciò si aprono le ipotesi più disparate e avventurose. In redazione abbiamo voluto immaginare una carrozzeria coupé. vero: le nude statistiche sulle vendite condannerebbero in partenza questo tipo di corpo-vettura, da anni in una crisi apparentemente irreversibile. Però, per un marchio come Alfa Romeo, un modello emozionale, di suggestione, può giocare un ruolo strategico che va al di là dei freddi numeri.

La meccanica. Tolte la Tonale e la B-Suv, non sappiamo quale sarà l’ordine temporale di presentazione degli altri tre modelli. Tuttavia, la Giulia esaurisce il classico ciclo di vita nel 2023 e la Stelvio l’anno successivo. Quindi è assai probabile che siano loro le protagoniste degli esordi del 2024 e 2025 rispettivamente. Di conseguenza, la nostra ipotetica coupé sarebbe effettivamente il quinto modello anche in ordine cronologico e il suo anno di lancio il 2026. A quel punto, secondo quanto ripetutamente dichiarato dal gruppo Stellantis, qualsiasi nuovo modello sarà a corrente. Con un taglio di batterie generoso, un sistema di bordo a 400 o 800 volt e un’aerodinamica favorevole, è facile ipotizzare prestazioni in linea con l’immagine. La trazione potrebbe essere posteriore, nelle versioni a motore singolo, e integrale per quelle con doppio propulsore.

Il design. Noi abbiamo optato per uno stile molto classico, con un’eleganza senza tempo che richiamasse le granturismo italiane dell’età dell’oro degli anni Cinquanta e Sessanta. Superfici pulite, volumi pieni e morbidi e una bella tensione che percorre l’intero corpo vettura dalla punta del muso alla coda. Inoltre, il linguaggio formale è molto coerente con quello espresso dalla concept che ha anticipato la Tonale e che, per quel che sappiamo, troverà conferma anche sul modello di serie. Ovvio, però, che essendo questa quinta Alfa calendarizzata per il 2026, potrebbe proprio essere l’occasione per esibire un design del tutto diverso, di rottura e proiettato fortemente verso il futuro. Del resto, siamo sicuri che ciascuno ha la sua idea dell’Alfa di domani. Potete esprimerne alcune, rispondendo al rapido sondaggio qui sotto.