Jaguar Land Rover – Gli inglesi assumono i licenziati di Twitter e Facebook: “Venite a fare l’auto del futuro”

Dai cinguettii alle auto elettriche il passo può essere breve. Ce lo insegna il gruppo Jaguar Land Rover, che ha lanciato un annuncio per reclutare i lavoratori licenziati (o dimissionari) dai big dei social network, integrandoli nei propri team digitali al lavoro su software, esperienze d’uso dei futuri modelli nativi a batteria e guida autonoma. Nel comunicato, diffuso in giornata, il costruttore inglese fa esplicito riferimento agli esuberi e agli ex dipendenti di Twitter e Meta (proprietaria di Facebook e Instagram), compagnie che negli ultimi giorni hanno annunciato pesanti tagli nella forza lavoro.

800 nuovi posti. In seguito alla notizia dei tagli su larga scala da parte delle aziende tecnologiche, si legge nella nota, Jaguar Land Rover sta aprendo un nuovo portale di offerte di lavoro per i lavoratori in uscita del settore tecnologico. La campagna di assunzioni è condotta a livello globale (Regno Unito, Irlanda, Stati Uniti, India, Cina e Ungheria) per creare circa 800 nuove posizioni in ambito digitale e ingegneristico, che verranno coperte da figure qualificate. Nello specifico, i neoassunti andranno a occupare ruoli negli ambiti della guida autonoma, dell’intelligenza artificiale, dell’elettrificazione, del software cloud, della scienza dei dati, del machine learning e altro ancora.

Spingere sulla trasformazione. La mossa di JLR punta ad accelerare la trasformazione del gruppo che ha recentemente perso la leadership dell’ex manager Renault Thierry Bolloré avviata con il piano Reimagine: Il nostro percorso di trasformazione digitale è ben avviato, ma poter reclutare lavoratori digitali altamente qualificati è un passo successivo importante, spiega il Cihief Information Officer del gruppo Anthony Battle. Di qui l’idea di pescare nel mare di esuberi generato in questi giorni dalle tech company del mondo social.

La scure dei big. All’inizio di novembre, sia Twitter, sia Meta hanno annunciato drastiche riduzioni del personale. Non appena è diventato proprietario del social network fondato da Jack Dorsey, Elon Musk non solo ha fatto piazza pulita ai livelli più alti, ma ha licenziato circa il 50% dei dipendenti. Nelle ultime ore, tra l’altro, l’azienda è alle prese con numerose dimissioni volontarie, dopo l’invito del numero uno di Tesla a lavorare duro o andarsene: una reazione che ha portato alla chiusura degli uffici fino a lunedì prossimo. Se a San Francisco è scattata la rivolta contro il nuovo proprietario, a Menlo Park, sede della Meta Platform di Mark Zuckerberg, la situazione non può dirsi certo rosea. La società proprietaria di Facebook, Whatsapp e Instagram ha comunicato infatti, qualche giorno fa, tagli per 11 mila posizioni lavorative (circa il 13% della forza lavoro). Una misura motivata dal forte aumento dei costi e dalla contrazione delle entrate pubblicitarie, che, per la maggior parte, ha riguardato figure del ramo tech. Ora potenziali sviluppatori delle future elettriche.