Mercedes-Benz – La GLB a batterie si chiama EQB: com’è e come va – VIDEO

Mascherina in nero lucido con la grande Stella centrale, fascia luminosa a Led, dettagli blu nei fari e grandi ruote a filo carrozzeria: i tratti caratteristici della famiglia EQ di Mercedes ci sono tutti. Si, perché la nuova EQB è la sorella 100% elettrica della GLB. Le dimensioni, quindi, sono grossomodo le stesse, lunghezza a parte: l’elettrica misura 5 centimetri in più, siamo a 4 metri e 68. Identiche le proporzioni, così da lasciar spazio alle teste e alle ginocchia di chi – non più alto di 1 metro e 65, come sottolinea la Mercedes – siederà in terza fila.

Viaggiatrice nell’anima. A listino, per ora, ci sono due versioni: 300 4Matic e 350 4Matic, rispettivamente da 218 e 292 cavalli. Entrambe, però, condividono lo stesso taglio batteria: 66,5 kWh, per 420 km di autonomia dichiarata. Per chi se lo stesso chiedendo, i prezzi non sono stati ancora comunicati, ma dovrebbero aggirarsi attorno ai 55.000 euro. Mi sono messo al volante della versione più potente disponibile, per ora, in Italia: la 350 4Matic, che copre lo 0-100 km/h in poco meno di 6 secondi e mezzo e tocca una velocità massima (limitata elettronicamente) di 165 km/h. La spinta in avanti è poderosa, fluida e costante, tanto da diventare addirittura sportiva nella modalità di guida più aggressiva. A ogni modo la EQB non è fatta per andar forte: coccola gli occupanti con un confort di livello e un’insonorizzazione curata. Un animo da viaggiatrice il suo, ma in chiave green.

Dal posto guida. Come va la EQB? disinvolta e rassicurante, con un assetto che, pur presentando un rollio limitato, presenta una buona capacità di assorbire le asperità del fondo. Così passa da una curva all’altra con una certa determinazione e risponde prontamente a ogni sollecitazione. Lo sterzo, abbastanza leggero in manovra, è preciso, ma non molto comunicativo. Le sospensioni sono ben tarate e isolano bene dalle sconnessioni pur sostenendo l’auto in curva e nei cambi di direzione veloci. Voto positivo ai freni: il feeling sul pedale è buono e non si percepisce il limite tra la frenata vera e propria e quella rigenerativa, che sulla EQB è settabile su quattro livelli.

Navigazione efficiente. A facilitare la gestione dell’auto nella vita di tutti i giorni ci pensa anche la navigazione con Electric Intelligence di serie, che calcola il percorso più veloce per arrivare a destinazione, comprendendo le eventuali soste necessarie per la ricarica. Sulla base di simulazioni costanti dell’autonomia si prendono in considerazione le soste necessarie per la ricarica e molti altri fattori, come la topografia e le condizioni meteo. Il sistema è anche in grado di reagire in modo dinamico ai cambiamenti del traffico o del comportamento di guida. Inoltre, la navigazione con Electric Intelligence fa in modo che, prima di una sosta pianificata per la ricarica, la batteria ad alto voltaggio venga portata alla temperatura ideale per la ricarica stessa.

Sempre lei. Non rimango sorpreso tanto dall’impatto con l’arredamento, ormai il classico layout Mercedes è cosa nota, quanto dall’ampiezza dell’ambiente. Anche perché sulla plancia impostata, come anche la dotazione di Adas e tecnologie, sulla falsariga di quella delle piccole di Stoccarda – campeggiano i display del sistema Mbux, nonché le cinque bocchette circolari della climatizzazione, facili da regolare e molto precise. Ci sono dettagli cromati e finiture in nero laccato molto eleganti anche se poco resistenti ai graffi e alla polvere. L’illuminazione soffusa può cambiare colore, alcuni comandi del volante multifunzione sono a sfioramento e, ovunque appoggi la mano, trovo plastiche morbide e molto ben assemblate. Non mancano numerosi vani sparsi strategicamente, compreso il voluminoso pozzetto sotto il bracciolo, e prese Usb C per smartphone e tablet davanti e dietro. 

Per famiglie numerose. Con tutti i posti in posizione, inutile dirlo, il volume del bagagliaio è sufficiente a ospitare appena un paio di trolley. Ben altra cosa in configurazione cinque posti, dove si libera spazio per un totale di 495 litri, espandibili sino a 1.710 abbattendo la seconda fila. Insomma, parola d’ordine flessibilità. Un altro esempio? Gli schienali della seconda fila regolabili nell’inclinazione, ma più di tutto la possibilità di far scorrere il divano di 14 cm, liberando spazio a passeggeri o bagagli, aumentando così il bagagliaio di ulteriori 190 litri. Interessante sapere, per i papà con prole numerosa, che anche in terza fila si possono montare seggiolini, così da trasportare fino a cinque bambini. Le forme squadrate hanno un altro vantaggio: permettono di percepire meglio gli ingombri. Il lunotto ampio e quasi verticale lascia intuire dove finisce la coda e le due grosse nervature sul cofano danno un’idea piuttosto realistica di dove arrivi il muso. La posizione di guida alta, poi, permette di avere lo sguardo lungo sulla strada a tutto vantaggio della sicurezza.