Gruppo Volkswagen – Terremoto a Wolfsburg: Diess lascia, sarà sostituito da Oliver Blume

Terremoto ai vertici del gruppo Volkswagen. A sorpresa e senza preavviso, Herbert Diess lascia la carica di amministratore delegato con effetto quasi immediato.

La decisione di Wolfsburg. La comunicazione è arrivata poco dopo la chiusura della Borsa tedesca. “Il consiglio di sorveglianza di Volkswagen ed Herbert Diess hanno concordato che Diess lascerà il consiglio di gestione della Volkswagen di comune accordo, con effetto dal primo settembre 2022”. Diess sarà sostituito da Oliver Blume, attuale amministratore delegato della Porsche. Blume manterrà la guida della Casa di Zuffenhausen e sarà assistito da Arno Antlitz, che alla carica di direttore finanziario dell’azienda di Wolfsburg unirà anche il ruolo di direttore operativo.

Un colpo di scena. L’annuncio rappresenta uno scossone inatteso, visto che la recente frattura ai massimi vertici di Wolfsburg sembrava ricomposta. Lo scorso autunno Diess è arrivato a un passo dal licenziamento a causa dei rapporti sempre più logori con i rappresentanti dei lavoratori e in particolare con il presidente del consiglio di fabbrica, l’influente Daniela Cavallo: al centro dello scontro sono finite anche le strategie sull’elettrico, con la forte scommessa di Diess su un futuro quasi al 100% alla spina. Una prospettiva accolta con scetticismo dai sindacalisti, soprattutto per alcune scelte troppo prudenti sul fronte degli investimenti nella storica fabbrica di Wolsburg. Alla fine, come da tradizione tedesca, le divergenze sono rientrate per garantire la stabilità necessaria a un gruppo alle prese con una difficile transizione verso la mobilità elettrica. Diess ha accettato perfino di ridurre i suoi poteri pur di mantenere l’incarico. Tuttavia, nelle ultime settimane sono emersi segnali di rinnovate frizioni.

Problema ‘informatico’. Stando alla stampa tedesca, il consiglio di sorveglianza avrebbe dato al manager bavarese un vero e proprio ultimatum e concesso il tempo di poche settimane per risolvere i crescenti problemi della divisione informatica Cariad. Problemi che avrebbero determinato forti ritardi nei programmi di sviluppo di diversi e numerosi modelli elettrici fondamentali per le strategie di importanti marchi del costruttore tedesco. In particolare, secondo le indiscrezioni di Automobilwoche, le recenti modifiche organizzative volute proprio da Diess all’interno della divisione, invece di risolvere le difficoltà, avrebbero determinato il rinvio di ben tre anni del lancio dell’ammiraglia dell’Audi, sviluppata sulla piattaforma Artemis. Inoltre, si parla di rallentamenti anche per la Porsche Macan elettrica e per la sua gemella, l’Audi Q6 e-tron, e di una Bentley costretta a rinviare l’obiettivo di diventare un marchio esclusivamente elettrico entro il 2030. Ora è arrivato il colpo di scena, con la defenestrazione di quello che è stato ritenuto il principale colpevole di una situazione fuori controllo.

I rapporti con Musk. Quale sarà il futuro di Diess? Al momento non è dato saperlo, ma negli ultimi mesi si sono registrati molti attestati di stima nei confronti della Tesla e di Elon Musk (apprezzamenti, peraltro, oggetto di graffianti critiche da parte dei sindacati tedeschi). La stima di Diess per il “cavaliere elettrico”, consolidata anche da incontri di persona, è ricambiata: per questo, non è escluso che gli amichevoli rapporti diventino qualcosa di più a livello professionale.