Mercato italiano – Le stime per il 2023: domanda in lieve ripresa e sempre più ibride

Il mercato automobilistico italiano è destinato a chiudere il 2022 in forte calo e il 2023 in lieve ripresa, ma su volumi decisamente lontani dal passato. In particolare, l’Unrae prevede per quest’anno circa 1,3 milioni di immatricolazioni, con un calo del 10,8% sul 2021, del 5,9% sul 2020 e addirittura del 32,2% rispetto ai livelli pre-pandemici del 2019. Per i prossimi dodici mesi, invece, è attesa una lieve ripresa, con 100 mila registrazioni in più (+7,7%) e 1,4 milioni di unità, un dato assai inferiore ai quasi 2,5 milioni registrati prima della grande crisi del 2008.

Sempre più ibride. Il direttore generale dell’associazione delle Case estere, Andrea Cardinali, ha anche fornito un quadro sul peso delle varie alimentazioni: “Nel 2023 la quota dei modelli elettrici ed ibridi plug-in crescerà ulteriormente, anche se nel 2022 le elettriche pure scenderanno dal 4,6% del 2021 al 4%”. Per il prossimo anno, l’associazione prevede una quota del 6,8% per le plug-in e del 6% per le elettriche pure, a fronte, rispettivamente, del 4,8% e del 4,6% stimato per l’anno corrente. Dunque, le auto alla spina dovrebbbero salire dal 9,4% dell’immatricolato al 12,8%. La crescita sarà un po’ più incisiva per le ibride mild e full, per cui si prevede un aumento dal 29% del 2021 al 34% del 2022 e, successivamente, al 36,6% del 2023. Di conseguenza, è destinato ad ampliarsi il divario con le motorizzazioni tradizionali: l’anno prossimo si dovrebbe chiudere con una quota del 25,4% per le vetture a benzina e del 16,7% per le diesel.