Mini – Nuova Countryman, scocca l’ora elettrica

La nuova Mini Countryman, terza generazione, segna un passo avanti importante: debutta la versione 100% elettrica, cresce nelle dimensioni e porta al debutto interni completamente ridisegnati. Affiancherà a listino le versione a benzina e arriverà in concessionaria a dicembre 2023.  

Una generazione tutta nuova. ancora pesantemente camuffata, ma la nuova Mini Countryman ha già messo le ruote su strada per un velocissimo primo contatto. Sono in Austria (Saalfelden) all’Experience Center, un pistino tutte curve con tanto di sali scendi e fondo bagnato per i test a bassa aderenza. La temperatura è tutt’altro che primaverile, c’è ancora un po’ di neve del giorno prima accatastata vicino ai cordoli. Ma le nuove Mini Countryman sono tutte lì, in fila pronte a partire. Non si tratta di una guidata, ma di un breve giro nelle vesti di passeggero per scoprire tutte le sue novità.

Autonomia promettente. La prima è che la Mini Countryman si converte agli elettroni. Sono previste due versioni: la Countryman E da 191 CV e la più potente Countryman SE ALL4 da 313 CV, che sfrutta il lavoro combinato di due motori (uno per asse), per mettere in campo la trazione integrale. La seconda novità è che si è fatta più grande: è cresciuta di 13 centimetri in lunghezza (siamo a quota 442 cm) e di 6 in altezza (161 cm). Il tutto si traduce, almeno a sensazione, in più spazio per gli occupanti e per i bagagli nel baule. La verità è che sottopelle c’è la piattaforma (FAAR) dell’ultima generazione di BMW iX1, che ha portato una batteria da 64,7 kWh per un’autonomia, da ciclo Wltp, che dovrebbe sfiorare i 440 chilometri. Tenendo per buoni i dati della iX1, Countryman si potrà ricaricare, a corrente alternata, con potenze di 11 o 22 kW, oppure in corrente continua fino a 130 kW; permettendo, così, di passare dal 10 all’80% in circa mezz’ora.

Nuovi interni. Dalla pesante camuffatura è difficile scorgere cosa si nasconde sotto. Aguzzando la vista, però, si scorgono particolari interessanti come i nuovi fari anteriori – ovviamente tondi – matrix Led e il taglio triangolare di quelli posteriori. Misure a parte, l’auto sembra effettivamente più grande e imponente, con spalle più pronunciate e parabrezza più inclianto. Quello che non posso mostrarvi (per ora), ma che ho potuto vedere di persona, sono i nuovi interni. Il classico stile Mini non è stato stravolto, ma i designer hanno lavorato per ridurre al minimo il numero di tasti fisici. Tanto per cominciare sparisce la strumentazione davanti al guidatore (volendo c’è l’head-up display come optional), soppiantata da uno schermo centrale (sempre circolare da circa 24 cm di diametro) che raccoglie tutte le funzioni. Evoluti i comandi vocali come pure gli aggiornamenti over-the-air per tante funzioni con tecnologia 5G.

By Android, for Mini. Ha un’interfaccia sviluppata da Android veloce e molto facile da usare con grafiche chiare e molto colorate. Poco più in basso una mini plancetta con la famosa levetta di accensione (qui da ruotare come fosse una chiave) e il tasto che serve a modificare le modalità di guida. Insomma, si respira aria nuova dentro, tutto sembra più pulito e lineare. Pochi tasti, grande digitalizzazione. Grande attenzione anche ai materiali di rivestimento, poi, che oltre a essere super chic, sono ottenuti dal riciclo di poliestere, bottiglie e residui di moquette.  

Adas completi. Delle poche info al momento disponibili si sa anche che tutto il comparto Adas è stato aggiornato con l’utilizzo delle più moderne tecnologie. Tradotto vuol dire che la nuova Mini Countryman adotta la guida assistita di livello 2. 

Il parere del collaudatore. Stando a quanto detto dai tecnici, il classico “Go Kart feeling” è ben presente anche su quest’ultima generazione. Pur sfruttando la piattaforma in comune con BMW iX1, per la taratura di sterzo e ammortizzatori è stato effettuato un fine tuning che enfatizza il piacere di guida, senza però tengono a sottolineare gli uomini Mini essere inutilmente rigidi nella vita di tutti i giorni.