Obiettivo 2030 – In arrivo il nuovo piano per la sicurezza stradale

Veicoli, infrastrutture e formazione. Questi i tre pilastri su cui si baserà il nuovo piano nazionale per la sicurezza stradale annunciato dal ministro delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, nel corso della giornata mondiale in memoria delle vittime della strada. Gli indirizzi generali del piano e le linee guida per la sua attuazione sono già stati sottoposti a consultazione pubblica. “Un impegno straordinario che ho chiesto alle nostre strutture, che era già previsto, ma sul quale stiamo riflettendo con alcuni approfondimento aggiuntivi, ha sottolineato Giovannini. L’obiettivo è “procedere con rapidità” alla luce del fatto che anche nel 2020, nonostante il lockdown e la sensibile contrazione della circolazione stradale, l’Italia non ha raggiunto l’obiettivo europeo di dimezzamento delle vittime nella decade 2011-2020.

Obiettivo zero vittime nel 2050. Ma il target, adesso, è decisamente più ambizioso: zero vittime entro il 2050. Un obiettivo “non impossibile”, ha affermato il ministro, anzi “realistico”, su cui è necessario “impegnarci a fondo: dobbiamo affrontare in modo strutturale questi aspetti sapendo che ogni vittima evitabile è una vittima di cui dobbiamo portare la responsabilità.

Tecnologia, strade e conducenti. Per raggiungere questo obiettivo si opererà, come detto, su tre leve. la tecnologia per l’auto, l’infrastruttura stradale e la formazione dei conducenti. Sul fronte delle tecnologie, l’ostacolo è costituito dal circolante, sempre più vecchio e insicuro. evidente che senza un intervento potente e risolutivo dello Stato, del tutto assente, al momento, nel disegno di legge bilancio per il 2021, il mancato o ritardato rinnovamento del parco costituirà un ostacolo insormontabile sul fronte dell’attuazione del piano.

Tre miliardi per le regionali e provinciali. Per quanto riguarda le infrastrutture, nel disegno di legge bilancio 2021 sono stati stanziati oltre 3 miliardi di euro per l’adeguamento delle strade regionali e provinciali, oltre al miliardo e mezzo stanziato a inizio anno. Nel cantiere del piano rientrano, infine, investimenti tecnologici e ambientali per le autostrade e il rafforzamento dei compiti dell’Agenzia nazionale sulla sicurezza delle strade e ferrovie (Ansfisa).