Rebadging – Marchi diversi, modelli (quasi) identici – FOTO GALLERY

Vetture con molte caratteristiche comuni, dalla piattaforma alle motorizzazioni, sono ordinaria amministrazione per l’industria dell’auto. Del resto, le sinergie tra i vari marchi dello stesso gruppo, se non anche di colossi diversi, sono da sempre imposte dalla necessità di abbassare gli enormi costi produttivi dei nuovi modelli. Ecco perché, in alcuni casi, possiamo parlare addirittura di vetture identiche, se non di gemelle “diverse”, nate da furbe operazioni di rebadging, che fino a poco tempo fa coinvolgevano sullo stesso mercato solo modelli pratici o molto economici.

Abbassare le emissioni. Eppure, la stessa operazione viene oggi ripetuta anche per auto più accattivanti, persino alla moda, di cui vengono proposte versioni identiche con marchi meno comuni, come è possibile constatare nella nostra galleria d’immagini, dove abbiamo raccolto le vetture gemelle in vendita o in arrivo a breve sul nostro mercato. Oltre che nell’abbassamento dei costi produttivi, in questo caso, le cause vanno ricercate nell’elettrificazione di massa imposta dalle sempre più stringenti regole comunitarie: per rispettare gli standard imposti dall’Unione Europea, le Case sono costrette a lanciare modelli elettrificati già in vendita con altri marchi, abbassando la media delle emissioni delle auto vendute così da cercare di evitare le pesanti multe comunitarie.