Volkswagen Golf 8 – Come cambia la nuova generazione

Nonostante il ricambio generazionale, la Volkswagen Golf 8 è rimasta fedele al passato. La nuova compatta tedesca ha mantenuto le proporzioni che hanno decretato il successo di questo modello, evolvendo l’estetica senza stravolgerla. Tra le novità principali si segnalano un frontale dallo stile rivisto e degli interni radicalmente cambiati per lasciare spazio alla digitalizzazione della plancia. Analizziamo punto per punto com’è cambiata la compatta tedesca dal restyling della settima serie alla nuova generazione che arriverà sul mercato a marzo.

 

Davanti. La modifica più evidente è visibile nel frontale. Oltre alla nuova impostazione del paraurti, ora dotato di una singola presa d’aria (in parte chiusa da carenature) che lo attraversa per tutta la sua larghezza, sono presenti dei nuovi fari Led. Più sottili e allungati rispetto a quelli della precedente generazione, i nuovi gruppi ottici dispongono di una firma luminosa che si unisce visivamente con la cromatura presente nella parte alta del paraurti: la classica calandra è stata sostituita con una modanatura che varierà a seconda dell’allestimento. Il nuovo logo della Casa tedesca, di conseguenza, appare visivamente incluso nel paraurti e non più nella griglia. A cambiare è anche il cofano che, oltre a proporre nuove nervature, risulta più arcuato nella parte anteriore.

Dietro. Sul retro l’evoluzione risulta ancora più evidente. I designer non hanno stravolto le linee della Golf, modificandole in diversi punti per renderla più pratica e moderna. Il portellone, per esempio, è stato allargato per offire un accesso ancor più agevole al vano bagagli. Il logo della Casa è all’altezza di sempre, ma ora è al di sotto della nuova venatura che congiunge visivamente i due fanali posteriori: viene utilizzato come sulle precedenti generazioni per aprire il vano bagagli e ora sovrasta il nome del modello, scritto per la prima volta con un nuovo carattere. I gruppi ottici, a Led, riprendono lo stile di quelli della settima generazione, proponendo però un design maggiormente affusolato. Per quanto riguarda il paraurti, invece, i catarifrangenti sono stati riposizionati, mentre la cromatura inferiore, vagamente ispirata a dei terminali di scarico, è stata aggiornata: nuova è anche la copertura aerodinamica di plastica nera, più grande rispetto al passato.

Dentro. All’interno dell’abitacolo la parola d’ordine è semplificazione. La maggior parte dei tasti che caratterizzavano la plancia della settima generazione è scomparsa e sulla nuova Golf non è presente un vero e proprio pannello del climatizzatore. Tutte le funzioni sono controllate dallo schermo centrale da 8,25″ (in questa foto è presente il touch screen opzionale da 10″) e da alcuni sensori a sfioramento integrati alla base dell’infotainment Mib3. Di serie è previsto anche un quadro strumenti digitale da 10,25″, affiancato da un nuovo pannello per la regolazione dei fari e dello sbrinatore. Nuovi sono anche il volante, con razze più ampie e nuovi tasti integrati, e il comando del cambio automatico Dsg, per la prima volta di tipo by-wire. La classica leva ha lasciato spazio a un piccolo selettore delle modalità di marcia, vicino al quale sono presenti anche i pulsanti per l’accensione della vettura e per la gestione del freno a mano, elettrico come sulla precedente generazione. Sul tunnel centrale, più inclinato rispetto al passato, debuttano nuovi vani (ora senza copertura a tendina): le prese Usb, di tipo C, sono posizionate sopra al pozzetto anteriore, al di sotto del pannello con i tasti per richiamare rapidamente le funzioni del clima, degli Adas e le modalità di guida, oltre all’immancabile pulsante dell’hazard. La riprogettazione dell’abitacolo ha infine portato al riposizionamento delle bocchette del sistema d’aerazione, ora più in basso rispetto alle precedenti generazioni.

Di lato. Le linee che hanno caratterizzato tutte le ultime generazioni della Golf sono state riprese anche dall’ottava serie, a partire dal montante posteriore. Sulla fiancata debuttano una nuova nervatura all’altezza delle maniglie delle portiere e una cromatura orizzontale che separa visivamente i finestrini dalla carrozzeria. Anche la vetratura risulta molto simile a quella del modello uscente, fatta eccezione per la forma del vetro fisso della porta posteriore (la quarta luce), ora caratterizzato da una maggiore angolazione. Gli specchietti rimangono fissati sulla carrozzeria delle portiere anteriori, mentre sul parafango anteriore debuttano nuovi inserti. Nuova è anche l’antenna a pinna integrata sul tetto, ora più bassa e inclinata rispetto al passato.