Volkswagen – Storica vittoria dello Uaw a Chattanooga
Il sindacato americano dei metalmeccanici ha ottenuto una prima, storica vittoria nella sua campagna di sindacalizzazione delle grandi fabbriche automobilistiche statunitensi non gestite dalle tre “Big di Detroit”. I lavoratori dell’impianto della Volkswagen a Chattanooga (Tennessee) hanno votato votato a favore dell’adesione allo Uaw (United Automobile Workers): il referendum si è concluso con un’ampia maggioranza di sì (il 73%).
La campagna. Già all’inizio di febbraio lo Uaw aveva raggiunto un primo traguardo storico dopo decenni di tentativi infruttuosi, ossia la possibilità di entrare nell’impianto per organizzare attività sindacali e promuovere le iscrizioni tra i quasi 5.500 lavoratori di Chattanooga. La fabbrica è la prima “non sindacalizzata” ad accettare l’ingresso dei sindacalisti, ma soprattutto è la prima sita in uno degli Stati del Sud dove più forte era l’opposizione ai sindacati. Tuttavia, lo Uaw è riuscito negli ultimi mesi a guadagnare ampio consenso tra la popolazione americana dopo l’esito dello sciopero contro le tre Big di Detroit per il rinnovo del contratto di lavoro. Una volta sigliato l’accordo con Ford, GM e Stellantis, il presidente Shawn Fain ha avviato una campagna per la sindacalizzazione di tutti gli altri impianti automobilistici degli Stati uniti. L’iniziativa riguarda circa 150 mila lavoratori impiegati in siti di proprietà di costruttori come BMW, Honda, Hyundai, Tesla, Toyota o Nissan. Ora toccherà ai 5.000 dipendenti della Mercedes-Benz a Vance (Alabama) esprimersi se aderire o meno allo Uaw nel corso di un referendum previsto dal 13 al 17 maggio. Probabile che l’esito sia simile a quello di Chattanooga visto che il 30% degli operai ha firmato i documenti di iscrizione quando la campagna era solo alle prime battute.