2035 – La commissaria Ue all’Energia: “Con l’Italia trattiamo sui biocarburanti”
A quanto pare, la partita sui biocarburanti da inserire tra le fonti di alimentazione autorizzate per le auto dopo il 2035 non è ancora chiusa. Ad aprire alla possibile trattativa con l’Italia, promotrice (finora delusa) di questa soluzione, è il commissario comunitario per l’Energia Kadri Simson, intervistata da RaiNews 24: “Sì, i biocarburanti sono un argomento che verrà trattato”, ha detto la politica estone. “Noi sosteniamo le iniziative al riguardo, è mia responsabilità sostenere i produttori, il supporto c’è ed è forte”. Parole che sembravano impossibili fino a qualche giorno fa e una buona notizia per l’Italia, che sul tema dei biocarburanti aveva puntato forte fino all’ultimo salvo dover digerire l’esplicita apertura ai soli e-fuel (i carburanti sintetici) nel documento finale votato dai Ventisette. Un boccone amaro per l’Italia e una vittoria per la Germania, che aveva fatto le barricate proprio per far passare la deroga sugli e-fuel nella normativa che stoppa la vendita di nuove auto a benzina e gasolio dal 2035.
Roma ci conta. Il governo Meloni, pur avendo fatto intendere la propria insoddisfazione (ed essersi già mosso per investire negli e-fuel), aveva comunque commentato con favore il fatto che non fosse stata chiusa definitivamente la porta ai motori endotermici. E, ora, di fronte a questa apertura, la risposta di Roma, nello specifico del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, non si è fatta attendere: “Quanto affermato dalla commissaria Simson evidenzia e rafforza la svolta impressa dal governo italiano nella trattativa sull’automotive. Si afferma il principio della neutralità tecnologica e quindi anche del biocombustibile. La strada del motore endotermico si allarga ogni giorno di più. Finalmente prevale la ragione sull’ideologia”. Nell’intervista a RaiNews, la commissaria Simson ha fornito ulteriori spiegazioni sull’accordo: ” stato negoziato a lungo ed è stato raggiunto. Ora la Commissione aiuterà gli stati membri a mettere in atto le misure. Personalmente, ritengo che i veicoli elettrici saranno presto molto competitivi. Comunque, la normativa era necessaria affinché tutti si muovessero nella stessa direzione. Perché un mercato unico e unito va a favore dei consumatori”. Insomma, dopo la vittoria tedesca sugli e-fuel, si è aperto anche uno spiraglio per la posizione italiana sui biocarburanti, anche se la strada maestra dell’elettrico ormai è scolpita nella pietra. Quanto sarà ampio questo spiraglio, lo si potrà capire solo nei prossimi mesi.