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Mazzanti – Futuro sempre più in bilico: disposta la liquidazione giudiziale

sempre più incerto il destino della Mazzanti Automobili, entrata da mesi in una difficile situazione finanziaria. La piccola azienda di Pontedera, diventata famosa in tutto il mondo per la produzione artigianale di hyper e supercar, ha fermato le attività produttive lo scorso agosto, subito dopo l’uscita di scena del fondatore Luca Mazzanti, e da allora sta lottando per evitare la chiusura. L’ultimo capitolo della travagliata storia è stato scritto in un aula del tribunale di Pisa. Secondo la Nazione, l’azienda ha infatti presentato l’istanza per l’avvio di un concordato preventivo nella “speranza di congelare l’azione di recupero di alcuni creditori e soprattutto fermare l’esecuzione mobiliare ovvero la vendita del vero tesoro della Mazzanti automobili”, le yipercar ancora custodite nel capannone di via Maremmana, nella zona industriale di Pontedera. Tuttavia, i giudici hanno respinto la richiesta e disposto, invece, la liquidazione giudiziale.

C’è ancora speranza. Dunque, la Mazzanti è destinata a passare sotto la gestione di un curatore fallimentare, che avrà l’incarico, sostanzialmente, di procedere con la vendita di tutti i beni al fine di incassare quanto necessario per il ristoro, parziale o integrale, dei creditori e quindi procedere con la liquidazione vera e propria, in parole semplici con la chiusura di tutte le attività. La Nazione, però, parla di una “una luce in fondo al tunnel” rappresentata dall’interesse di un fondo svizzero-maltese (IFF Limited) con a capo Sandro Paolo Di Benedetto. Già prima del decreto di liquidazione, era stato manifestato l’interesse ad acquisire la Mazzanti Automobili. In particolare, con un comunicato Di Benedetto si è reso disponibile a investire nella ristrutturazione e nel risanamento dell’azienda per “cercare di dare vita e continuità produttiva” a “un simbolo delle grandi capacità artigianali italiane”. L’interesse non pare sfumato neanche con la disposizione tribunalizia. Il consulente legale dell’azienda pisana, Stefania Civitavecchia, ha auspicato “un imminente incontro” tra il commissario liquidatore e i rappresentanti del fondo per avviare un dialogo e trovare rapidamente una soluzione.